Atti incendiari, vandalismo, violenza sugli animali, episodi che lasciano la città di Porto Torres col fiato sospeso. L’ultimo rogo al furgone e alla attrezzatura da lavoro della ditta Domotica di Ginatempo, ha messo tre famiglie in ginocchio. Fa male perché sdogana l’immagine di una città considerata tranquilla. Perché ci si trova davanti ad una realtà che non può essere taciuta e sulla quale non si può soprassedere.

Nell’ultimo tavolo sulla sicurezza convocato in Prefettura, le forze dell’ordine hanno alzato la guardia. Ma la riorganizzazione dei presidi notturni è quantomeno necessaria. Così come un numero maggiore di uomini tale da poter garantire un efficace monitoraggio della città nelle ore notturne.

«La città non è sicura, la politica sulla sicurezza sottovaluta il fenomeno della microcriminalità», ribadisce il capogruppo Psd’Az, Bastianino Spanu. «Quasi a cadenza settimanale, assistiamo a veri e propri atti di criminalità ai danni di imprese e cittadini», aggiunge. È di giovedì notte l'ennesimo atto incendiario - dopo quelli avvenuti non meno di una settimana fa-perpetrato ai danni di un artigiano, al quale è stato dato alle fiamme il suo furgone da lavoro, con danni al garage e ad un'altra auto aziendale. «Senza contare gli atti di vandalismo che avvengono alla luce del sole, lungo le nostre strade e nei parchi cittadini».

L’agghiacciante video che mostra come un giovane strappi la testa ad un uccello vivo, in un parco diventato centro di spaccio, è una evidente prova che si può delinquere senza essere sorpresi. Le telecamere non sempre sono efficienti, le immagini sono scarse e non consentono di identificare i colpevoli.

«L'amministrazione, insieme alla sua maggioranza, deve smetterla di basarsi sulle statistiche nazionali ed europee sulla criminalità», prosegue Bastianino Spanu «deve smetterla di minimizzare i reati che stanno mettendo a ferro e fuoco la nostra città. Non è possibile che questi gravi episodi distruggano la serenità dei nostri cittadini, che vanno a dormire con la paura di essere svegliati dai vigili del fuoco perché la loro auto è stata data alle fiamme dal delinquente di turno». Per il capogruppo Psd’Az, le forze dell’ordine, con gli organici ridotti all'osso, stanno facendo il massimo, «ma è evidente che sia necessario incrementare il numero di agenti e di mezzi per offrire un maggiore contrasto alla piaga della criminalità. Il sindaco pretenda dalla prefetta di Sassari sicurezza per i suoi cittadini. Non servono tavoli tecnici, servono uomini e mezzi».

A seguito dell’episodio dell’atto incendiario il primo cittadino Massimo Mulas ha espresso la sua solidarietà all’impresa Domotica di Ginatempo, così come tanti cittadini che stanno contribuendo a raccogliere fondi a favore degli imprenditori colpiti. «Una cosa è sicura, - ha detto Mulas - l'inciviltà di pochi non riuscirà ad avere la meglio su una comunità solida come la nostra. Stringiamoci attorno a chi la subisce e avremo senz'altro la meglio».

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