Porto Torres, allarme della Lndc: «Il canile Andriolu non è adeguato»
La denuncia dell’associazione animalista: «Struttura ormai fuori norma»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Il canile Andriolu di Porto Torres è ormai una struttura fuori norma che dovrebbe essere chiusa al più presto, perchè priva dei requisiti normativi atti a garantire il benessere animale previsto dalle leggi vigenti, quali la mancanza di adeguata area verde di sgambamento per i poveri trovatelli che magari passeranno un’intera vita in canile, permettendo la bonifica dell’intera area ex mattatoio».
Così Sebastiano Candidda, rappresentante della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, interviene per sottolineare le condizioni critiche della struttura già interessata nel 2014 da un provvedimento di chiusura per sovraffollamento e mancanza di requisiti a firma del dirigente del Settore Ambiente. «È uno schiaffo morale intollerabile per la sensibilità acquisita negli anni dalla collettività turritana verso gli animali da affezione – aggiunge - e che ha portato la città ad essere esempio virtuoso nella lotta al randagismo, grazie anche alla presenza di varie associazioni di volontariato».
Candidda sottolinea l'opportunità di chiudere il rifugio e di predisporre il trasferimento dei cani attraverso un ampliamento del nuovo canile ubicato a Monte Rosè. Di recente è stato predisposto lo sgombero di una famiglia di accumulatori seriali. Qualche giorno fa il sito, già sede del mattatoio comunale prima e del campo nomadi poi e divenuto a partire dal 2012 una enorme discarica di rifiuti di ogni genere, è stato dichiarato altamente insalubre dagli stessi Vigili del Fuoco, intervenuti sul posto per verificare la presenza di diversi gatti abbandonati al loro destino in conseguenza del trasferimento della famiglia.
L’amministrazione ha disposto una somma di 355mila euro per la bonifica dell’intera zona. Diverse le segnalazioni inviate agli uffici competenti da parte del presidente della Lndc allo scopo di limitare la proliferazione di topi ed il rischio di contagio della leptospirosi ai cani del rifugio, infezione trasmissibile e pericolosa anche per l’uomo.