Una città in silenzio per l’ultimo saluto a Francesco Fiori, la “roccia sarda” ex campione italiano dei pesi welter, discepolo del grande maestro Baccicia Martellini. Una pagina di storia della boxe di Porto Torres che si chiude, nella città dove è nato il 31 marzo del 1935 e dove la nobile arte è sempre stata di casa.

Aveva 88 anni, venti trascorsi con i guantoni a combattere prima da dilettante e poi da professionista. Parenti, familiari e amici, ma anche ex pugili hanno partecipato numerosi alla messa celebrata da don Salvatore Masia nella basilica di San Gavino. Presenti anche gli agenti della Polizia Locale, il Corpo municipale a cui appartenne Francesco Fiori. Sul feretro fiori gialli.

Fuori la chiesa uno striscione con su scritto “Forte come una roccia speciale, come un… super eroe”, un pensiero di coloro che ne conoscevano le doti, le capacità tecniche e la sua particolare forza. Il pugile dei pesi medi bruciò le tappe da novizio e nel 1958 fece il suo esordio da professionista calcando il prestigioso ring del Madison Square Garden di New York, dove nel giugno del 1961, sconfisse ai punti Joe Rubino.

Nel 1962  fece valere la sua possenza fisica nell’incontro con il futuro campione mondiale dei pesi medi, Sandro Mazzinghi, una sconfitta di misura. Il suo ricordo è particolarmente legato ai memorabili incontri con il campione italiano Nino Benvenuti, nell’agosto del 1963. Alla terza ripresa venne sconfitto per Kot dal campione olimpico pesi welter, un incontro con in palio il titolo italiano. L'ultimo messaggio: «Ciao Francesco, ti ricorderemo per la tua particolare forza e il grande cuore». 

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