A Porto Torres e in tutto il territorio grave lutto per lo sport e il mondo del lavoro: stamattina è morto Giovanni Fara, ex calciatore, grande dirigente sportivo ed ex commercialista. Figlio inoltre di Giovanni Fara senior, l'uomo che decenni fa fondò a Porto Torres uno dei più grandi stabilimenti ittici della Sardegna e d'Italia, che dava lavoro a quasi 500 dipendenti.

Giovanni Fara jr aveva il calcio e il lavoro nel sangue. Fu tra i fondatori, giocatori e dirigenti della Turritana, la mitica  squadra cittadina che cominciò a giocare nel 1946 nel campo della Marinella, poi fagocitato dalla zona industriale. Una volta laureato, intraprese la carriera di stimatissimo commercialista. Per conto proprio, sino alla pensione. Fu per decenni dirigente del Porto Torres dei tempi migliori, storico presidente del settore giovanile, allora a livello dilettantistico tra i più forti della Sardegna e della Penisola. In cui crebbero talenti che si fecero luce anche nel campo professionistico e regionale.

Giovanni Fara, un autentico gentiluomo, era amato da intere generazioni di calciatori, di cui oltre a dirigente era soprattutto educatore intransigente: con i suoi modi gentili e all'occorrenza severi. «Nello sport l'educazione prima di tutto», soleva ripetere. Anche negli ultimi anni la sua squadra del cuore era il Porto Torres, oltre alla Juve, di cui era un grande tifoso. Ma a dir la verità non si riconosceva molto nel nuovo calcio. «Troppi vizi e troppi soldi» era il suo giudizio.

Con Giovanni Fara, il dottor Fara per tutti, se ne va un modo di fare sport genuino, dove i valori umani erano al primo posto. Infatti la sua scomparsa ha già destato profondo cordoglio tra tutti gli sportivi. Lascia la moglie Emma e i figli Monica e Gianluca. I funerali si terranno domani pomeriggio alle 15 e 30 alla chiesa della Consolata.
 

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