Si annuncia lo stato di agitazione alla questura di Sassari: la segreteria regionale Siulp Sardegna spiega in una nota che il questore avrebbe “disatteso le norme dell'Accordo Nazionale Quadro e della contrattazione decentrata della Questura di Sassari". In particolare perché "ha ritenuto di non dover incontrare i rappresentati dei lavoratori per discutere gli orari di servizio e di lavoro dell'Ufficio Immigrazione della Questura, nonostante una lettera di richiesta formale di tutte le sigle sindacali - scrive il Siulp - Successivamente, non ha rispettato la procedura di concordare gli orari in deroga in occasione di esigenze di Polizia programmabili, applicando 'motu proprio' orari di lavoro che appartengono a una polizia militare".

E, inoltre, il Siulp, Sindacato italiano unitario dei lavoratori della polizia “ha ben presente quanto richiesto dal signor Capo della Polizia, Prefetto Giannini”, ossia “che in un periodo così delicato di pandemia l'Amministrazione e il sindacato si debbano interfacciare per garantire la sicurezza dei poliziotti e dei cittadini. Purtroppo, questo non è stato preso nella dovuta considerazione dal vertice della Questura di Sassari. Non siamo più disposti a sopportare un comportamento ostile nei confronti dei rappresentanti dei lavoratori di Polizia a tal punto che non parteciperemo più ai tavoli contrattuali e attiveremo lo stato di mobilitazione della categoria il prossimo mese di settembre, fino a deliberare una manifestazione".

(Unioneonline/s.s.)

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