Il Consiglio comunale di Alghero vota unanime (23 voti favorevoli) il Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), un passo importate della pianificazione urbanistica sulle scelte relative alla qualità della vita dei cittadini nel contesto urbano.

Un lavoro approfondito, illustrato all’aula e svolto dal team tutto al femminile delle progettiste, le architette Costanza Cartamantiglia, Giovannangela Floris e Gabriella Capucci, con la supervisione dei tecnici del settore Urbanistica del Comune di Alghero Elisabetta Spiga e Giuliano Cosseddu.

Il progetto prevede in questa sua prima stesura, in via preliminare, interventi nei principali assi viari della città e i principali edifici a vocazione pubblica, ad esclusione del centro storico che sarà trattato successivamente in maniera puntuale e specifica, con particolare attenzione agli edifici scolastici, sui quali è stato fatto un importante lavoro connesso anche a migliorare la loro accessibilità in sicurezza. Manutenzioni ordinarie e straordinarie e interventi più complessi, che vengono stimati in complessivi 4,5 milioni di euro, che in parte possono già essere messi in atto attraverso gli interventi della Società In House.

«Partiamo dai bisogni delle persone che necessitano maggiore attenzione e cura – commenta il sindaco Raimondo Cacciotto – e con questo strumento intendiamo garantire l’accessibilità universale degli edifici pubblici, degli spazi urbani pubblici, nonché la fruizione dei trasporti da parte di tutti e tutte». L’accessibilità è un diritto fondamentale, «una condizione essenziale per garantire pari opportunità a tutti i cittadini», commenta Gabriella Esposito capogruppo del Partito Democratico.

«Attraverso il PEBA vogliamo non solo adeguare le infrastrutture esistenti, ma anche promuovere una cultura dell’inclusione e della progettazione che tenga conto delle esigenze di tutti a partire dai più fragili». Per il futuro, annuncia Esposito, si potrebbe auspicare la nascita di un ufficio dedicato all’applicazione delle prescrizioni del PEBA.


«L’ufficio potrebbe diventare un punto di riferimento per la cittadinanza, le associazioni e le imprese, offrendo supporto tecnico e raccogliendo segnalazioni sui punti critici dell’accessibilità urbana».


 

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