Oltre 500 i precari che operano negli ospedali, unità assunte nelle strutture sanitarie dell’Aou e dell’Asl di Sassari con contratti di lavoro a tempo determinato. Modalità di reclutamento del personale a cui hanno fatto ricorso il sistema sanitario regionale e di conseguenza le direzioni strategiche delle aziende sanitarie a seguito dell’emergenza covid. In particolare l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari ha in carico circa 245 rapporti di lavoro somministrato (interinali), di cui 179 operatori socio sanitari e 66 infermieri.

Funzione Pubblica Cgil, Cisl è Uil di Sassari denunciano il fenomeno del precariato occupazionale, e in maniera più intensa, da quando la pandemia ha preso il sopravvento nella comunità. Per i segretari territoriali Fp Cgil Toto Terrosu, Cisl Fp Antonio Meloni insieme a Gianmario Sardu e Armando Ruzzetto, Uil Fpl Augusto Ogana si tratta di “un rapporto di lavoro svantaggiato - in quanto precario – per fronteggiare l’andamento altalenante dei contagi da coronavirus, ma soprattutto per colmare le carenze storiche di personale che ci trasciniamo dietro da anni, rispetto alle quali la normativa regionale che determina il rapporto tra personale e posti letto non è più compatibile con i reali bisogni di salute”. Pertanto i sindacati armati di carta e penna hanno inviato una missiva al consigliere regionale alla Sanità, Mario Nieddu e alla stessa dirigenza dell’Aou per chiedere “l’attuazione di concorsi, selezioni e stabilizzazioni, interventi immediati che determinino nel territorio di Sassari come a Cagliari la possibilità per troppi precari di una stabilità occupazionale”. 

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