Nuovi oggetti dalla plastica raccolta in mare: a Stintino sbarca "Plastron"
Una serie di incontri aperti e stimolanti dedicati all’economia circolare, al riciclo delle plastiche e microplastiche, e alla tutela dell’ambiente marinoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Riciclare la plastica e altri scarti di lavorazioni agricole per realizzare nuovo materiale, fino a trasformarlo in nuovi oggetti con la stampante 3D. Approda a Stintino, in Sardegna, il progetto Interreg Marittimo Italia-Francia “Plastron” che ha come obiettivo la promozione del riuso della plastica dal mare usando la manifattura additiva come strategia per le sfide delle filiere del turismo e la resilienza delle imprese.
Venerdì 23 maggio, dopo il Comitato di Pilotaggio che vedrà i partner del progetto fare il punto dopo un anno di attività, si terranno presso il Museo della Tonnara, dalle ore 17 i Dialoghi di Plastron, una serie di incontri aperti e stimolanti dedicati all’economia circolare, al riciclo delle plastiche e microplastiche, e alla tutela dell’ambiente marino.
L’evento si articolerà in tre panel, con interventi di esperti, partner e rappresentanti del territorio, per condividere idee, soluzioni e visioni future. A partire dal progetto Plastron, parteciperanno i partner: Cispel Confservizi Toscana (Capofila), Comune di Stintino, Università degli Studi di Genova, Città di Île Rousse, Mediterranean Sea and Coast Foundation (Medsea), Université de la Côte d'Azur, Agenzia regionale recupero risorse (Arrr) che si confronteranno con le esperienze del territorio, in particolare con il Parco Nazionale dell’Asinara, il progetto Plastic Free e la startup Relicta. Durante i dialoghi spazio anche ai collegamenti video e alle testimonianze provenienti da altri territori del bacino del Mediterraneo, attivisti e influencer, per dare eco all’impegno per la tutela dell’ambiente.
Il Progetto Plastron è finanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2021-2027, Programma transfrontaliero cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), nell’ambito dell'obiettivo di Cooperazione Territoriale Europea (CTE) della Politica di Coesione UE 2021 - 2027. Ha l’obiettivo di fornire conoscenze e strumenti per la raccolta e la trasformazione della plastica raccolta nella costa, nei porti turistici e in mare. I partner nel primo anno di vita del progetto hanno svolto attività di studio e di ricerca, per future ricadute nelle località marine coinvolte, nelle imprese marine e nel mondo dell’educazione.
Tali azioni serviranno per proporre un modello economico sostenibile, basato sul riutilizzo dei rifiuti a km zero sotto forma di materie prime seconde e di nuovi materiali reinseribili nel ciclo produttivo attraverso la manifattura additiva. Materiali considerati rifiuti, come gli scarti delle lavorazioni alimentari agricole e le plastiche, altamente inquinanti per l’ambiente, per gli animali e per l’uomo, diventeranno nuovi oggetti di uso comune.