«Sono stato pescatore subacqueo amatoriale, pescavo per gustare i frutti del mare, ma oggi mi sono convertito e credo fermamente che la pesca sportiva debba essere vietata in tutta la Sardegna, perché tutta l’Isola deve essere protetta dall’impoverimento dei mari. Credo che non si debba toccare niente sott’acqua, dalla patella alla conchiglia».

Il noto velista Andrea Mura lancia il suo appello dal palco allestito ai piedi della Torre Aragonese, davanti al porto di Porto Torres, in occasione del terzo e ultimo giorno del lungo weekend di Nautic Event Sardegna 2024, di cui lo skipper della imbarcazione Vento di Sardegna è testimonial. L’iniziativa sul turismo nautico e portualità, aperta nella città turritana da venerdì 14 e terminata con successo oggi, domenica 16 giugno, è un evento promosso da Assonautica Nord Sardegna presieduto da Giovanni Conoci.

«Ho cominciato a navigare quando ancora le aree marine protette non esistevano, quando non rappresentavano attrattori del turismo ma erano soltanto zone super vietate, – prosegue – allora vigeva soltanto il buon senso, oggi ritengo che sia importante che ci sia questa protezione, cominciata in difficoltà ma necessaria, come è indispensabile intensificare i controlli, la prevenzione e la comunicazione alla tutela. Un’azione di sensibilizzazione che dovrebbe partire dalle scuole». 

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