La comunità di Ittiri, centro del Coros, piange la scomparsa, a 89 anni, di kdon Ignazio Carassino. Nato il 16 aprile del 1934, è vissuto in una famiglia dove erano molto forti i valori della fede.

Così lo ha voluto ricordare il comune di Ittiri in un messaggio pubblicato sulla pagina Facebook istituzionale: «Oltre ad essere un grande studioso, era un uomo buono che, nel corso della sua vita, non ha mai dimenticato gli altri, aiutando nelle sue possibilità e regalando un sorriso e un abbraccio tutte le persone che si trovavano in condizioni di difficoltà o sofferenza. Don Ignazio era conosciuto da moltissimi anziani e giovani, che chiamavano confidenzialmente col nome di ‘Innatziu.’ Tutti lo conoscevano come il prete ‘’speciale’’, con la passione per la lingua sarda, logudorese per l’esattezza, e in rima. Una lingua della quale il sacerdote si è servito per la sua missione pastorale, e che, ha voluto usare per la sua opera ‘’E contamus in Limba’’, una raccolta di 20 parabole e una commedia, in due atti, sulla nascita di Gesù».

«Don Carassino - prosegue il comune - ha sempre rappresentato per Ittiri e per il Logudoro una grande risorsa culturale con particolare riferimento alla lingua sarda. Lui per volere dell’Amministrazione comunale, ha fatto parte della commissione che valutava gli elaboratori del concorso letterario ‘’Limba e Ammentos’’ che, tutti gli anni, premia i migliori poeti e scrittori in ‘’limba.’’ Gli insegnamenti di Ignazio Carassino rimarranno, sicuramente, nel cuore di tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerlo e guideranno le loro vite in un percorso di crescita personale e verità in modo tale che, il suo ricordo, rimanga vivo in ognuno di noi».

I funerali saranno celebrati domani alle 11 dal vescovo, Monsignor Gian Franco Saba.

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