In dieci anni ha fiutato oltre quattrocento chili di droga, un supporto fondamentale per i militari delle Fiamme Gialle. È lutto per il nucleo mobile della Tenenza della Guardia di Finanza di Porto Torres, coordinata e diretta dal comando provinciale di Sassari: nei giorni scorsi è morto Agon, il cane antidroga protagonista di decine di operazioni che hanno consentito al suo conduttore di far arrestare diverse persone ritenute responsabili di traffico di sostanze stupefacenti e di denunciarne tante a piede libero, una carriera lunga dieci anni nella squadra delle unità cinofili, durante i quali il suo fiuto è risultato impareggiabile.

“Un dispiacere enorme per tutti noi militari che ne abbiamo sempre riconosciuto le grandi qualità - commenta Manuel Milia, comandante della Tenenza di Porto Torres – un cane esperto artefice di operazioni ben riuscite che hanno permesso di rinvenire grosse quantità di sostanze stupefacenti. Quanti sono sbarcati in questo porto trasportando droga avranno sicuramente incontrato il nostro ‘finanziere’ a quattro zampe”.

Uno di famiglia, insieme a Bamby e Gimko, gli altri due colleghi, cani al servizio di un gruppo attivo nel territorio per la prevenzione ed il contrasto del traffico di sostanze stupefacenti nelle aree portuali e aeroportuali della provincia. Era nato dieci fa e, dal centro di allevamento e di addestramento di specializzazione della Guardia di Finanza, era approdato da cucciolo a Porto Torres per fare il guardiano del porto. La sua scomparsa ha rappresentato una grossa perdita per i militari, in particolare per il conduttore che, come sempre accade nelle unità cinofile, è stato anche il suo compagno di giochi. 

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