Una città, Porto Torres, che si sente offesa, cittadini che avanzano il diritto ad essere vaccinati nel loro comune: una battaglia che partita dal sindaco Massimo Mulas ha coinvolto le associazioni locali e ora anche l’intero consiglio comunale.

Un coro unanime partito dai banchi della maggioranza e dell’opposizione. Guidati dal presidente del consiglio Franco Satta ritengono che “la città meriti maggiore attenzione da parte di Ats” e auspicano “che l’Ente sanitario attivi quanto prima un punto vaccinale nel comune. Un hub che potrebbe tornare utile non solo alla città ma anche al territorio circostante che comprende la regione storica della Nurra fino al Comune di Stintino, ovvero un bacino di 35mila abitanti”.

Gli esponenti dell’organo consiliare chiedono all’Ats “quali siano le reali motivazioni che impediscono di proseguire un servizio già attivato con positivi riscontri per gli utenti. Considerata la recente collaborazione tra l’azienda sanitaria e il Comune che ha permesso di effettuare  le vaccinazioni degli over 80 presso la sala Filippo Canu, offrendo in tal modo un importante servizio ai cittadini”.

Ci sono una serie di requisiti e di esigenze di un territorio, secondo i consiglieri, che giustificherebbero la necessità di aprire in loco un presidio per le somministrazioni delle dosi all’intera popolazione: “Si sottolinea soprattutto il fatto che, con l’approssimarsi della stagione turistica  si registrerà nel porto di  Porto Torres, collegato con i maggiori porti nazionali e del sud Europa, un passaggio quotidiano di migliaia di persone. Pertanto la comunità è esposta ad essere uno dei centri più vulnerabili dell'Isola”.

Fanno presente inoltre che Porto Torres è la quarta città della provincia, con un porto commerciale, industriale e turistico, una zona industriale dove operano migliaia di maestranze che lavorano con imprese non solo isolane. 

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