Trascinata a riva dalle onde del mare, una tartaruga marina “Caretta caretta”  è stata trovata morta sulla spiaggia La Pelosa, nel comune di Stintino. A provocarne il decesso un nastro da pacchi ingerito dall’animale, l’ennesima vittima di tutto ciò che l’uomo getta in mare.

Il giovane esemplare spiaggiato è stato avvistato nel pomeriggio dagli agenti della compagnia barracellare di Stintino che, impegnati nell’attività di vigilanza ambientale lungo il litorale, hanno segnalato il ritrovamento agli enti competenti. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Capitaneria di porto locale e i carabinieri della stazione locale insieme agli operatori dell’associazione Crama, Centro recupero animali marini, che operano nell’isola dell’Asinara.

Effettuata una prima ispezione, i professionisti del Crama hanno individuato il nastro adesivo di colore giallo che avrebbe determinato il decesso dell’animale. La tartaruga è stata collocata in un contenitore per garantirne la conservazione all’interno di un frigorifero, prima di essere trasferita presso l'Istituto zooprofilattico per poter procedere alla perizia necessaria a determinare la causa della morte.

«Purtroppo un’altra creatura marina uccisa dalla stupidità dell’uomo, un episodio che dovrebbe far riflettere sulla pericolosità degli oggetti e dei rifiuti abbandonati in mare – commenta Rita Vallebella, sindaca di Stintino – dobbiamo essere consapevoli che ogni nostra azione ha delle conseguenze, pertanto ritengo sia compito civico di ciascuno fare in modo che la plastica e i materiali che spesso ingeriscono le tartarughe non vengano dispersi nell’ambiente».

Nel comune di Stintino la lotta per il decoro e la tutela dell’ambiente rappresenta  ormai una delle battaglie che si stanno combattendo con la collaborazione di tutte le associazioni. «Ancora una volta mi sento di ringraziare tutte le forze dell’ordine – ha aggiunto il primo cittadino - e la compagnia barracellare sempre attenta e vigile nell’individuare situazioni sospette nel territorio». 

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