Anche quest’anno la compagnia teatrale El Telò, con la collaborazione dell’Istituto Artistico Musicale Giuseppe Verdi, ha portato in scena una commedia di Gavino Ballero.

Certamente una delle più conosciute, Lo carrè del Botaiu, andata in scena la prima volta nel 1950.

Il teatro era sold-out anche per le repliche, a dimostrazione del grande entusiasmo da parte del pubblico e dell’interesse per questo tipo di rappresentazioni.

Nanni Branca ha curato la regia e interpretato con grande maestria Ciù Fransiscu. Per la prima volta sulle scene Anna Maria Manos che ha interpretato Gliussietta. Il pubblico ha cantato insieme a Tonio Fadda, Calminu e Marco Correddu che ha impersonato Conosco. Applaudite Gianna Mura Suntina, Giulia Correddu Pinuccia e Maria Domenica Iddau Dorosita. Infine un apprezzamento per Francesco Sotgiu Barrotta, Giancarlo Urgias Giuan Antoni, Angelo Canu Quartucci e la Veu “Popul” Ignazio Paddeu.

Importante il lavoro delle due suggeritrici, Sara Carcangiu e Milena Bella.

La scenografia è stata curata da Maria Filomena Mura che ha portato il pubblico direttamente negli anni Cinquanta, facendo rivivere lo spirito di comunità di quegli anni, le relazioni e gli affetti che maturavano fra vicini e parenti dei quartieri algheresi.

Questa commedia di Gavino Ballero ha consolidato il sodalizio fra El Telò e l’Istituto Musicale Verdi.

Attraverso i suoni del violino di Anna Vilardi, insegnante del Verdi, che ha curato anche la direzione musicale e le note delle allieve dell’Istituto Musicale Giulia Peana al violino, Gioia Peana al pianoforte e di Alberto Sannia alla viola, il pubblico ha potuto cantare e rivivere le emozioni delle melodie musicate la prima volta da Vittorio Nannarelli, storico insegnante dell’Istituto musicale, come "La donna mia", "Minyona Murena", "Alguer mia", "Dabasci Txiu Franciscu" e "Romi y Raposa".

Giusy Piccone, nel presentare le attrici e gli attori, ha ricordato che il 2023 per il Verdi è stato un anno importante, per le celebrazioni dei 75 anni dalla fondazione, un anno di musica e iniziative ma soprattutto un anno di incontri e di amicizie, come quella con la compagnia teatrale El Telò.

Marco Correddu, presidente del El Telò, commosso ha ringraziato il pubblico che per tutte e tre le serate ha scaldato il teatro dimostrando che l’algherese è una lingua viva e che il lavoro che la compagnia teatrale porta avanti da ormai dieci anni è importante e vitale.

L’ostinazione con la quale tutti i soci ogni anno portano in scena le parole e le ambientazioni di Gavino Ballero è stata anche questa volta ripagata.

 

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