Furto o ricettazione, questo è il problema. La qualificazione del reato è stata al centro di un processo che si è concluso oggi in tribunale a Sassari. Con un 40enne di Ittiri imputato per aver preso un cellulare dimenticato nel 2021 di fronte al muretto della sua casa nel paese della provincia sassarese. Il proprietario lo aveva lasciato lì all’alba prima di andare a lavorare e il vicino di casa, trovatolo più tardi, se ne era appropriato senza pensarci troppo. Usando il telefonino per un anno finché questo non si era spento per sempre.

Un utilizzo tra l’altro apparso chiaro dal vaglio dei tabulati telefonici fatto dai periti degli inquirenti. Ma il dubbio aleggiava: qualcuno aveva dato all’imputato il cellulare, e in quel caso sarebbe partita un’accusa di ricettazione, oppure si trattava di un semplice furto?

Letizia Doppiu Anfossi, avvocata dell’uomo, aveva sottolineato come non esistesse una denuncia contro il suo assistito con oggetto la seconda ipotesi. E questo ha condotto la giudice Silvia Masala a disporre il non luogo a procedere per l’imputato. Estinto il cellulare e, a distanza di tre anni, anche l’imputazione.

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