«Prendiamo atto dell’accordo Governo-Regione sulla necessità di aumentare la portata del rigassificatore a Porto Torres. In questo modo potrebbe essere garantita la fornitura di Gnl alla centrale elettrica di Fiume Santo che, in previsione del futuro phase out, dovrà interrompere l’utilizzo del carbone». Il presidente del Consorzio industriale provinciale di Sassari, Valerio Scanu, traccia i possibili scenari sullo sviluppo industriale basato sul sistema di approvvigionamento e distribuzione del metano tramite una nave spola Fsru a Porto Torres, dotata di capacità di stoccaggio non più di 25mila metri cubi di Gnl ma di circa 45mc, adatta a servire il nord industriale e il bacino della Città metropolitana di Sassari.

«Durante un recente incontro con i vertici di Snam abbiamo discusso sul possibile posizionamento dell’infrastruttura energetica – aggiunge Scanu - si tratterebbe di  un deposito galleggiante di Gnl, con funzioni di rigassificatore sul porto industriale, ma su questo tema abbiamo ribadito che, in ogni caso, non si dovrà ostacolare la futura attività portuale prevista nella programmazione strategica del Consorzio industriale condivisa con la Port Authority».

L’ente consortile individua la diga foranea dello scalo industriale turritano, come ancoraggio ideale della nave metaniera, una zona dotata di ampio spazio di manovra per le imbarcazioni e prossime al nuovo “Polo Industriale” progettato dal Consorzio per lanciare nuove attività produttive legate all’economia del mare. Da parte sua Snam insiste sul posizionamento della nave in mezzo al mare, tra il pontile Secchi e la diga foranea. 

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