Il consiglio Coreano dona la "statua della Pace" al Comune di Stintino
Un’opera scultorea che sottolinea l’impegno della città in tema di giustizia e umanitàUn dono al Comune di Stintino offerto dal Consiglio Coreano per la Giustizia e la memoria delle questioni della schiavitù sessuale militare del Giappone. Si tratta di un’opera scultorea “La statua della Pace” che la giunta, guidata dalla sindaca Rita Vallebella, ha deciso di accettare.
La volontà di donare la scultura è stata espressa da Lee Na-Young, presidente del Consiglio Coreano che ha motivato il gesto con argomenti che vanno oltre la questione Corea-Giappone.
«L’interesse e il coinvolgimento di Stintino nell’accogliere la statua della Pace serve come dimostrazione dell’impegno della città per la giustizia e l’umanità», si legge nelle motivazione.
«Il Giappone evita i confronti diplomatici e si astiene dal riconoscere la schiavitù sessuale come mero crimine di guerra. Piuttosto rappresenta, parallelamente alle atrocità dell’Olocausto, uno dei crimini più gravi e orrendi contro le donne e l’umanità. Riconoscendola e commemorandola, dobbiamo assicurare che la memoria persista nelle generazioni presenti e future e che serva come solenne promemoria per prevenire che tali atrocità accadano di nuovo».
La scultura “La statua della Pace” verrà inserita nel patrimonio del Comune di Stintino.