Funghi mal cotti, due intossicati a Sassari
L’ispettorato micologico della Asl: «Rivolgetevi agli esperti anche per avere consigli sulla consumazione»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Due ricoverati, a Sassari, per aver mangiato funghi non cotti a dovere. Per fortuna sono state necessarie solo 24 ore di osservazione, ma dalla Asl turritana arriva l’avvertimento: «Rivolgetevi agli esperti. Se la nostra consulenza è fondamentale per riconoscere un fungo velenoso, lo sono anche i nostri consigli per la consumazione del prodotto», spiega Pietro Murgia, responsabile dell’ispettorato micologico.
La prima disavventura è capitata a un trentatreenne del sud Sardegna, a Sassari per lavoro, dopo aver consumato un piatto di funghi del genere “Leccinum” raccolti da un conoscente: una specie commestibile che però necessita di particolari attenzioni durante la preparazione. In particolare, non devono essere consumati i gambi che risultano essere eccessivamente fibrosi e quindi poco digeribili.
Finita in osservazione anche una donna di 29 anni di un paese dell’hinterland sassarese che accusava forti crampi e disturbi gastrointestinali. Responsabile del malore un piatto di “Cantharellus” volgarmente chiamati “Gallinacci”, funghi commestibili e commercializzabili raccolti da un familiare in autunno e conservati in congelatore ma non adeguatamente cucinati. La probabile causa dell’intossicazione, fanno sapere dalla Asl, «è da attribuirsi alla insufficiente cottura dei funghi e dalla eccessiva quantità ingerita, visto che è sempre consigliato consumare i funghi come contorno e non come pasto principale».
(Unioneonline/E.Fr.)