Un momento di preghiera, di riflessione. Un momento di speranza per la prossima annata agraria. La chiesa di San Pietro di Sorres, a Borutta, ha ospitato la Giornata regionale del Ringraziamento, promossa da Coldiretti. Un appuntamento che si ripete da tanti anni per un momento di condivisione, comunità e preghiera che l’associazione organizza per unire agricoltori e allevatori soci in una giornata di comunità. In arrivo da tutta la Sardegna, gli agricoltori sardi si sono ritrovati per la messa celebrata dall’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba, con padre Luigi Tiana (abate dei San Piero di Sorres), il consigliere ecclesiastico della Coldiretti don Mario Tanca, i monaci benedettini e i sacerdoti del Meilogu. «Dobbiamo trasformare una terra di rovi in giardino e quest’odio è un impegno per tutti», ha sottolineato monsignor Saba. «Anche oggi ci sono tanti rovi fatti di ideologie e scelte sociali che non giovano alla crescita del creato. La cooperazione oggi diventa difficile ma dobbiamo lavorare per costruirla».

«Da 73 anni Coldiretti ripete la Giornata del Ringraziamento e si rinnova sempre», ha sottolineato Battista Cualbu, presidente regionale dell’associazione. «Questa è stata un’annata particolare, ma ringraziamo per la campagna trascorsa, anche se tra alti e bassi e oggi abbiamo avuto una benedizione per quella che sta per iniziare sperando sia fatta di buoni auspici». Anche per il direttore regionale di Coldiretti Luca Saba «quest’anno è stato contraddistinto da grande sacrificio per le nostre aziende agricole sarde in un momento critico anche per il sistema politico, che si sta rinnovando in Sardegna. E per il futuro del paese ci auguriamo che i nostri auspici che si sono uniti oggi con tutta la comunità di Coldiretti possano essere propizi per un futuro roseo per tutti noi sardi».

(Unioneonline)

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