Oltre 2 milioni di tributi non corrisposti dalla ex società E.On e dall'attuale Ep Fiume Santo. Il Comune di Porto Torres avvia le procedure per riscuotere i crediti dalle multinazionali che gestiscono il carbondotto della centrale di Fiume Santo. Accertamenti su impianti industriali, parco serbatoi, infrastrutture industriali, campi fotovoltaici, comprese le aree portuali, i pontili sul mare e le aree della rete ferroviaria italiana per controllare le posizioni debitorie sulle imposte per gli immobili e recuperare i tributi evasi.

La situazione della centrale termoelettrica riguarda un periodo temporale che va dal 2007 al 2019, e in particolare gli avvisi di accertamento relativi alle annualità dal 2007 al 2015 pari a circa 2 milioni di euro sono stati notificati alla società E.On. I consiglieri comunali Davide Tellini e Costantino Ligas hanno firmato l'interpellanza indirizzata al sindaco Sean Wheeler, per conoscere l'entità dei crediti da riscuotere. Viste le notifiche effettuate dalla amministrazione alla multinazionale E.On, per poter recuperare le somme dovute dalla società che dal 2007 al 2015 ha gestito il carbondotto, i consiglieri chiedono al sindaco Sean Wheeler e alla sua giunta se corrisponde al vero che il totale dell'ammontare degli accertamenti notificati alla società di Fiume Santo per il periodo in questione ammonti a circa 2 milioni di euro.

"Se sono in corso interlocuzioni mirate ad una transazione bonaria delle somme dovute e - aggiungono Tellini e Ligas - quali azioni fino ad oggi sono state poste in essere per il recupero dei crediti". Inoltre i consiglieri chiedono, su proposta del consiglio comunale, di dare istruzioni agli uffici, per destinare tali introiti al il rifacimento del manto stradale delle vie cittadine di Porto Torres.
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