All’interno del night club si poteva consumare anche una prestazione sessuale. Una decina di ragazze straniere era a disposizione degli avventori. È l’ipotesi formulata dagli inquirenti che hanno posto i sigilli al locale notturno di Alghero, nel quartiere della Pietraia in via Don Minzoni, dando esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare reale del sequestro preventivo e contestualmente hanno notificato agli indagati il provvedimento di fissazione interrogatorio preventivo per il giorno 27 settembre 2024, per la valutazione dell’eventuale applicazione della misura cautelare personale dell’obbligo di dimora.

L’attività d’indagine del commissariato di Alghero ha dimostrato che all’interno del locale in questione, «si consumasse una continua attività di meretricio nella quale erano coinvolte circa dieci ragazze per lo più straniere», si legge in una nota.

Le indagini svolte attraverso attività sia tradizionali (pedinamenti, accertamenti etc..) che tecniche (intercettazioni ambientali e telefoniche), hanno offerto in breve tempo un quadro indiziario che gli investigatori giudicano “incontrovertibile”.

Il night club, prosegue la nota, «ospitava i clienti all’interno di privè opportunamente predisposti dove avvenivano gli atti sessuali a pagamento sotto la supervisione della gestrice del locale, coadiuvata da un sodale e fidato dipendente che in alcune circostanze ha inoltre ceduto sostanza stupefacente del tipo cocaina ad alcuni clienti».

© Riproduzione riservata