Don Saba: “Dalla fede dei Martiri, Porto Torres può ripartire"
Si avvicinano le celebrazioni dei santi Gavino, Proto e Gianuario in programma da lunedì 3 maggio
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
“Dalla fede dei Martiri Turritani Porto Torres può ripartire. Così come questa città è stato luogo di comunicazione del bacino del Mediterraneo, auspico che superando logiche di potere si entri in quelle dialettiche che Papa Francesco chiama di dialogo e di amicizia sociale”. Lo ha detto l’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba nei giorni che precedono l’avvio delle celebrazioni dei santi Gavino, Proto e Gianuario in programma da lunedì 3 maggio, quando la città potrà rivivere il culto della processione dei Protomartiri con la traslazione dei simulacri posizionati ciascuno su un mezzo pick up, preceduti dal sindaco Massimo Mulas e dall’arcivescovo, seguiti dalle auto delle forze dell'ordine, da quella delle bandiere e dei portatori nel rispetto del distanziamento.
Nel discorso dell’arcivescovo tracce di un ragionamento politico: “Serve una capacità di tradurre nell’oggi la vita della comunità e questo avrà un beneficio anche sociale e culturale - aggiunge monsignor Saba - perché si tratta di ritessere il tessuto sociale di una collettività, come sanno bene i rappresentati delle istituzioni civili, un territorio che vive e affronta la fatica e la sofferenza gioiosa di rilanciarsi”. Uno sguardo anche allo scalo marittimo: “Può essere per noi il luogo dove si costruisce un’amicizia sociale, il simbolo dove si viaggia in entrata e in uscita, una comunicazione che ha portato beneficio”.
Un’attenzione anche al Parco nazionale dell’Asinara, altro esempio di sviluppo e di ritorno ad una comunità. La processione sarà occasione per riunire le quattro parrocchie cittadine, coinvolte nel percorso della traslazione, che partendo dalla basilica di San Gavino prevede tre tappe presso le chiese della Consolata, Cristo Risorto e Spirito Santo, durante i quali, rispettando le misure anti-Covid, i fedeli potranno partecipare a una preghiera liturgica.