I piccoli alunni di Nule e le loro mamme fanno sciopero. I bimbi non sono entrati a scuola questa mattina per protesta contro la recente decisione di creare una pluriclasse con la seconda e terza elementare. Una scelta della dirigenza dell’istituto comprensivo con sede a Bono e che include i comuni del Goceano.

“Ci avevano assicurato del contrario –  spiegano le madri – e invece hanno disatteso le promesse”. Continuando con la formula, già sperimentata l’anno scorso, dell’assemblare due classi.

“Ma il programma della terza è molto diverso da quello della seconda. E oltretutto l’attuale terza ha dieci allievi, il numero necessario, secondo la legge, per avere una classe singola”.

Cerca di buttare acqua sul fuoco il dirigente scolastico di Bono, Antonio Alba: “Ho ereditato questa situazione. Faremo allora due gruppi – chiarisce – che seguiranno lezioni diverse”. Contrariato il sindaco di Nule, Antonio Mellino: “Capisco che le madri non si fidino più delle promesse. Se l’intenzione è fare due gruppi bisogna che venga fatto un accordo scritto e non la solita intesa verbale”. Perché ormai le comunicazioni scolastiche viaggiano sul cellulare: “Abbiamo saputo di questo cambio di rotta – aggiungono le signore – come di tutto il resto su WhatsApp”.

Oggi intanto le madri della terza hanno incassato anche la solidarietà delle maestre del plesso e delle mamme dei bambini della seconda. La battaglia è appena cominciata sullo sfondo dello spopolamento che affligge i piccoli comuni sardi.  

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