Due agenti della polizia penitenziaria di Bancali in ospedale dopo l’aggressione di un detenuto. Ieri notte l’ennesimo episodio di violenza nel carcere sassarese, di cui dà notizia il sindacato Uil Pa, che ha visto per protagonista un detenuto già conosciuto per altre vicende simili, accadute negli istituti di Cagliari e Nuoro.

L’uomo si era prima procurato delle lesioni e, per questo motivo, è stato trasportato nell’infermeria del carcere ma, dopo che gli erano stati rifiutati ulteriori farmaci oltre quelli prescritti, ha colpito gli agenti. I quali sono riusciti a contenerne la furia ma al prezzo di finire al pronto soccorso avendo riportato escoriazioni, lussazioni e, nello specifico, un poliziotto ha avuto dei problemi a una gamba e non riusciva a camminare in autonomia mentre un altro ha sofferto un malore. Al momento si trova ricoverato in osservazione e non si hanno ancora notizia sulle sue condizioni.

«Commentiamo ancora una volta - dichiara il segretario generale della Uil Pa Michele Cireddu - le solite scene di ordinaria follia. Sassari è un Istituto di primo livello che deve gestire i detenuti 41 bis, i terroristi internazionali, i malati psichiatrici, i detenuti “comuni” facinorosi nel più totale stato di abbandono». Cireddu rimarca come ancora manchino, nonostante le promesse del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, un comandante e un direttore in pianta stabile a Bancali. «Un altro dato che fa rabbrividire - continua il segretario - è anche lo stato di abbandono della struttura, pare infatti che il trasporto del poliziotto in preda al malore sia stato reso proibitivo a causa di anomalie strutturali che non sono state ancora riparate. Una situazione letteralmente paradossale che dovrebbe determinare un intervento immediato per accertare responsabilità che avrebbero potuto vanificare la tempestività dei soccorsi».

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