La collina sopra Bottidda quasi interamente bruciata. Boschi, terreni comunali e di privati compromessi per chissà quanti anni. L'incendio, l'ennesimo in Sardegna, è stato spento verso le 19, grazie ad una grande mobilitazione di uomini a terra (Protezione civile, barracelli, Forestas e volontari), aiutati dal cielo da due elicotteri e un Canadair. Ora non rimane che la conta dei danni, la rabbia e la disperazione. Il sindaco di Bottidda Ivo Nieddu ha qualcosa da recriminare.

"Innanzitutto ringrazio  vivamente  tutti coloro che si sono attivati a spegnere il fuoco - afferma il primo cittadino - Sono state ore terribili e grazie a loro l'incendio è stato vinto. L'anno scorso però a Bottidda c'era un presidio permanente di Forestas, al centro del paese. In tutto 6 unità che potevano intervenire in qualsiasi momento. Purtroppo quest'anno il presidio è stato abolito. Un presidio  - continua - che aveva sedato diverse volte le fiamme sul nascere. Quello di oggi forse era un rogo più virulento, con temperature esterne più alte. Ma in questi casi i minuti fanno la differenza. Penso ad ogni modo che la soppressione del presidio di Forestas ci abbia penalizzato. Questo non è - conclude - un atto di accusa, ma una constatazione".

L'incendio a Bottidda

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