Asinara, operatori in crisi: «Istanza al Ministero per sbloccare le concessioni»
«Il problema di governance blocca le nostre attività»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Andremo a bussare alla porta della Regione Sardegna perché si faccia portavoce della istanza degli operatori del Parco a Roma, presso il ministero dell’Ambiente, per riferire che c’è un grave problema di governance che blocca le concessioni e, quindi, le attività di chi lavora nell’isola». Il sindaco Massimo Mulas raccoglie la disperazione degli operatori del Parco nazionale dell’Asinara, intervenuti in aula consiliare, nella seduta aperta del consiglio comunale di Porto Torres, convocato dal presidente Franco Satta per discutere il lungo punto all’ordine del giorno e ribadire «la nomina urgente e improcrastinabile del presidente del Parco», assente ormai da dieci anni e diventato tassello di potere politico. La gestione commissariale deve finire.
C’è un Parco che cerca di sopravvivere soffocato dall’inedia, tentando di invertire una rotta che rischia di compromettere le attività economiche di 72 imprese con i suoi circa 400 operatori dell’isola. «Rischiamo di toccare il fondo», sono le parole di Alessandro Masala, titolare di Cala d’Oliva Diving Center, una delle attività dell’isola parco che richiama ogni anni circa 100 mila visitatori. «Penso di interpretare il sentimento di tutti: ottenere nell’immediato il rilascio delle autorizzazioni che ci permettano di svolgere le nostre attività nell’isola», aggiunge l’imprenditore dai banchi del consiglio comunale. Si è fatto avanti per parlare a nome di molti colleghi. «Apprezziamo il lavoro del consiglio comunale nel cercare delle soluzioni. Siamo seriamente preoccupati per la pianificazione della prossima stagione turistica, stanno già arrivando le prenotazioni a cui non sappiamo dare risposta».
Per il rilascio delle autorizzazioni serve la firma di un rappresentante legale, il direttore in proroga per 45 giorni non è legittimato a farlo. E’ sempre più necessaria una figura politica capace di condividere la conservazione e la valorizzazione dell’isola coinvolgendo tutto il territorio, dalla Regione alla Provincia e soprattutto i comuni che si affacciano sul Golfo dell’Asinara. «La gestione commissariale dell’Ente Parco implica la mancata attuazione delle norme di legge e statutarie degli organi che garantirebbero l’efficace ed efficiente funzionamento dell’Ente , arrecando danno sia al territorio sia alla comunità di un’area vasta», è scritto nell’ordine del giorno. Il documento indica sei punti di maggiore rilievo, condivisi da tutte le parti politiche, consiglieri di maggioranza e opposizione che hanno elaborato una strategia comune per attivare iniziative utili a superare la gestione provvisoria al fine di riconoscere la dignità istituzionale agli organi dell’Ente Parco con una guida politica. Lo hanno sottolineato i consiglieri Gavino Ruiu, Antonello Cabita, Sebastiano Sassu, Ivan Cermelli, Bastianino Spanu e Claudio Piras. In sei punti sono riassunte le proposte tutti i componenti del consiglio per rivendicare il diritto delle comunità dei territori di Area vasta che si affacciano sul Golfo dell’Asinara, al rispetto e alla concreta attuazione delle finalità per le quali è stato istituito l’Ente; di promuovere azioni sinergiche, in collaborazione con le parti sociali ed i rappresentanti istituzionali delle associazioni datoriali per porre le basi per un lavoro congiunto a beneficio degli imprenditori e delle start up; di attivare iniziative utili per avviare un’ampia collaborazione tra Enti Pubblici, sia per l’analisi di temi ritenuti strategici, che per lo studio di misure finalizzate a sostenere le aziende che operano nel settore del turismo ambientale e culturale, del pescaturismo e della piccola pesca; di avviare percorsi comuni di analisi, di studio, ed interventi operativi utili ad aumentare la sicurezza, l’ospitalità nei porti e di intraprendere iniziative indispensabili al rafforzamento del dialogo e della collaborazione tra i funzionari delle pubbliche amministrazioni, per studiare possibili interventi di controllo ma anche di semplificazione degli adempimenti attualmente a carico delle imprese.