«Per poter continuare a svolgere la nostra attività di soccorso senza rischi abbiamo bisogno dell’autorizzazione, da parte degli enti competenti, ad installare un sistema di videotelecamere sulla via pubblica dove sono parcheggiati i nostri mezzi. Così non possiamo andare avanti». L’appello è di Claudio Cabizzosu, presidente dell’associazione Sassari Emergenza, il gruppo di volontari che opera a Tissi, dove nella notte tra il 6 e il 7 ottobre i piromani hanno messo a segno un atto incendiario ai danni dell’unico mezzo di soccorso.

Le fiamme, partite da una ruota anteriore, avevano danneggiato il motore e l’impianto elettrico. In via Risorgimento, davanti la sede di Sassari Emergenza, si trovano parcheggiate un’automedica e un’ambulanza concessa in prestito da un’altra associazione.

«Senza una telecamera esterna siamo costretti a restare svegli per l’intera notte, al fine di controllare che non si ripeti quello che è successo nei giorni scorsi - spiega Cabizzosu - credo che questa situazione debba essere risolta perché non possiamo continuare a svolgere seriamente il servizio. Qualcuno, carabinieri o Comune, ci deve permettere di installare un impianto di videosorveglianza esterna».

L’associazione aveva dichiarato di aver subito minacce, prima dell’attentato incendiario, da parte di altri operatori che prestano servizio nello stesso settore. Nei giorni scorsi i volontari di Sassari Emergenza avevano lanciato una raccolta fondi per acquistare un nuovo mezzo di soccorso. 

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