Ambiente e sviluppo nel Golfo Asinara: nasce il Contratto di Costa
Patto tra Comune, Regione, Parco e UniversitàPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un patto territoriale tra più soggetti che consenta di pianificare una strategia condivisa per la gestione integrata e la valorizzazione delle risorse territoriali dei comuni costieri che si affacciano sull’isola dell’Asinara . Turismo sostenibile e destagionalizzazione, riqualificazione paesaggistica e sviluppo economico compatibile con gli obiettivi di tutela ambientale: queste le finalità promosse dal Contratto di Costa del Golfo dell’Asinara che coinvolge il Parco Nazionale dell’Asinara (ente capofila), il Comune di Porto Torres, Rete Metropolitana, Regione Sardegna, Autorità di Bacino-contratti di fiume e Università di Sassari.
Nella sede dell’Ente Parco, a Porto Torres, la prima riunione tecnica per un primo accordo d’intenti e l’avvio dei lavori utili alla definizione del Contratto di Costa, lo strumento tecnico applicativo del Piano del Parco, aggiornato di recente, che riconosce l’isola dell’Asinara come elemento ambientale centrale, che può contribuire allo sviluppo sostenibile dell’intero territorio, in particolare alla promozione turistica, alla ricerca scientifica e alle attività economiche compatibili, portate avanti da tutti comuni dell’area vasta coinvolti.
Un incontro presieduto dal neo commissario straordinario Gianluca Mureddu, che ha visto la partecipazione del direttore del Parco Vittorio Gazale, del sindaco di Porto Torres Massimo Mulas, il direttore del Parco di Porto Conte Mariano Mariani per la Rete, Giovanni Macciocco e Silvia Serreri per l’Università, Nicoletta Contis ed Elisa Carboni, rispettivamente in rappresentanza della Regione e dell’Autorità di Bacino. L’interesse primario del Parco è garantire una continuità ai sistemi biologici aperti che non si limitano ai confini amministrativi. Individuate le linee tematiche, da qui si potrà partire per sviluppare progetti potenzialmente finanziabili. La presenza di vari siti Natura 2000 e di sistemi ecologici complessi ricadenti nell’area vasta del Nord Ovest della Sardegna, giustifica l’interesse ambientale e permette una gestione integrata e una valorizzazione di tali habitat in termini di tutela ma anche di fruibilità. Di contro, l’avvio di un percorso condiviso permetterà nel tempo di organizzare il territorio in maniera uniforme, mettendo a fattor comune le unicità socio-culturali e antropologiche di ogni collettività. Il tutto genererà opportunità di sviluppo che ricadranno sul tessuto economico locale. Gli intenti e i contenuti del Contratto di Costa sono inseriti all’interno dell’aggiornamento del Piano del Parco, e ciò sottolinea la natura partecipativa e di massima condivisione dello stesso, i cui obiettivi di sviluppo coincidono con il rafforzamento dell’area vasta.
«Il Parco dell’Asinara si apre decisamente al territorio ponendosi al centro del progetto», dichiara il commissario Mureddu. «Siamo convinti che la valorizzazione del Nord-Ovest sardo passi attraverso la stretta collaborazione con i comuni che si affacciano sul Golfo, - prosegue - affinché aumenti il senso di appartenenza a un sistema ambientale unico in grado di offrire una risorsa inesauribile in chiave economica sostenibile. Un primo incontro molto promettente, - conclude - all’insegna della sinergia e dell’unione di intenti che segnerà un passo importante per lo sviluppo di tutta l’area». Per il sindaco Massimo Mulas « un incontro estremamente produttivo, con il quale passiamo da una fase teorica del Piano del Parco ad un’applicazione pratica, inserita in un percorso di rete che stiamo costruendo e condividendo con i sindaci dei comuni costieri che si affacciano sul Golfo dell’Asinara. La fase successiva vedrà protagonisti tutti i territori, oggi rappresentati dalla Rete Metropolitana, per procedere alla firma di un accordo preliminare».