Pesca di ricci in piena area marina protetta. Nei guai un algherese, mentre il complice è riuscito a sfuggire ai controlli.
È successo all'alba nello specchio acqueo vicino a Capo Galera. In due prelevavano ricci dalla riserva marina di Capo Caccia-Isola Piana. Uno, alla vista della pattuglia della Base navale del corpo forestale di Alghero è riuscito a scappare, nuotando verso la riva e poi dileguandosi tra la fitta vegetazione, mentre il complice, un giovane algherese, non ha fatto in tempo a scappare e si è dovuto consegnare alle divise impegnate in un servizio coordinato dall’Ispettorato ripartimentale di Sassari.
È successo poco prima di Capo Galera, precisamente nell’insenatura  di Polt’Agra. Il personale della motovedetta ha sequestrato il pescato, un coppo pieno di ricci, insieme a tutta l’attrezzatura.
L’uomo è stato immediatamente denunciato all’autorità giudiziaria, in quanto pescare all’interno dell’area marina protetta costituisce un reato e si rischia, oltre alla multa, una pena fino a 6 mesi di carcere.
È solo l’ultimo dei tanti interventi della Base navale della forestale, interventi intensificati proprio in concomitanza con la riapertura della pesca al riccio di mare fino ad aprile, ma solo per pescatori professionisti del settore e dotati di licenza regionale, gli unici che hanno l’autorizzazione al prelievo del prelibato echinoderma. Mentre rimane sempre vietato qualsiasi prelievo agli sportivi o pescatori occasionali.

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