Di nuovo i sigilli al Beach Club A-Mare in località Calabona. Lo stabilimento balneare non ha nemmeno fatto in tempo ad installare le pedane di legno per la stagione 2025, in virtù di nuove autorizzazioni, che sul posto si sono materializzati carabinieri, ispettore del lavoro e tutela del paesaggio.

Parrebbe un sequestro temporaneo per la verifica delle autorizzazioni che i vari enti hanno rilasciato alla società Bagni del Corallo per una struttura amovibile. Non è la prima volta che accade. Lo stabilimento nell’estate del 2024, a poche settimane dall’inaugurazione, aveva dovuto chiudere perché il Comune aveva sospeso le autorizzazioni. Uno stop interrotto su disposizione del Tar che, comunque, si esprimerà tra pochi giorni nel merito delle contestazioni. Poi un nuovo stand-by, questa volta per mano della Procura, alla vigilia di Ferragosto. Sembrava tutto risolto. Le nuove autorizzazioni sono datate 2025: la concessione demaniale è rilasciata dalla Regione Sardegna il 9 maggio scorso e il provvedimento unico del Suape risale al 13 maggio per l’installazione delle opere precarie. Stamattina uno spiegamento di forze sul litorale roccioso del Calabona. C'era anche un elicottero dei carabinieri decollato dalla base di Abbasanta che sorvolava la zona. 

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