La ruota panoramica gigante nel Piazzale della Pace ad Alghero comincia a prendere forma e già arrivano le prime polemiche sull’installazione dell’attrazione alta circa 45 metri che dovrebbe entrare in funzione tra pochi giorni.

L’opposizione in Consiglio comunale ha invitato il sindaco Mario Conoci a fare un giro insieme alla sua giunta, «per consentire loro di vedere in quale stato hanno ridotto la città, tralasciando le cose concrete e interessandosi solo di quelle effimere e futili e dei loro bisticci da cortile», scrivono in una nota i consiglieri dei gruppi Per Alghero, Futuro Comune, Sinistra in Comune e Pd. «Dall'alto potrebbero osservare meglio quello che continuano a non vedere o a far finta di non vedere: le strade strapiene di fossi, l'immondizia sparsa, le erbacce, il cantiere della piscina fermo da due anni, quello dell'ex cotonificio e quello del palazzo comunale anch'essi bloccati, il parco della Merenderia lasciato al degrado, i campi da tennis della Mercede e il Parco Tarragona in abbandono, il parco Manno con tutti i giochi rotti, il divieto di balneazione a San Giovanni, i parcheggi che non ci sono (a iniziare da quelli sottratti per mettere la ruota girevole…), la viabilità impazzita, eccetera, eccetera».

Secondo gli avversari politici del primo cittadino, dunque, ci sono altre emergenze da risolvere «e non solo le futilità su cui continuano a impiegare tutto il loro tempo». Ma non tutti la pensano allo stesso modo. In tanti sui social hanno apprezzato la novità che resterà sul Piazzale della Pace per 12 mesi prorogabili per altri 12. La ruota gigante della ditta City Eye è la stessa che negli ultimi due anni ha svettato nell’area portuale di Cagliari: 45 metri con 36 cabine chiuse e climatizzate, di cui tre riservate alle persone con disabilità. C’è anche la filodiffusione con una guida multilingue per descrivere le bellezze architettoniche e paesaggistiche che si potranno ammirare dall’alto. Infine una cabina deluxe, con poltroncine in pelle, listoni di rovere nel pavimento, tv e frigobar.

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