Alghero, Grotta di Nettuno e Grotta Verde ai privati? «C’è un modo per evitarlo»
Forte preoccupazione sul futuro dei due “complessi carsici”. L’opposizione: «Coinvolgere Regione e Governo»«La Grotta di Nettuno e la Grotta Verde rischiano la liberalizzazione e l’affidamento ai privati».
Ad Alghero consiglieri di opposizione manifestano forte preoccupazione sul futuro dei complessi carsici e sollecitano il sindaco Cacciotto a coinvolgere la Regione e il Governo in modo da escludere i due siti dalla direttiva Bolkestein.
Gli esponenti politici di centrodestra evidenziano che la Grotta di Nettuno è oggi affidata alla gestione della Fondazione Alghero e produce straordinarie ricadute promozionali e importanti benefici economici quantificabili in circa 3 milioni di euro che vengono impiegati per finanziare: eventi e promozione della destinazione (1,3 milioni €); progetti culturali (400.000 €); manutenzioni beni e spese generali (450.000 €); stipendi (750.000 €); copertura costi sistema museale algherese (100.000 €); stipendi per 17 annuali fra amministrativi, guide e ufficio informazioni e altri 14 stagionali per la sola grotta (750.000 €).
Secondo i consiglieri comunali d’opposizione al fine di escludere l’applicazione della direttiva Bolkestein dal futuro affidamento delle grotte, a seguito di procedura competitiva, parrebbe essere sufficiente la dichiarazione di notevole interesse pubblico del Ministero competente, previo parere della Regione.
«Siamo convinti che le nostre grotte debbano essere considerate beni culturali e di grande valenza ambientale e archeologica, tutelati dal PPR come beni paesaggistici, e non di semplici servizi soggetti alle regole del mercato», spiegano i consiglieri del centrodestra.