Ha una superficie totale di circa 2450 mq che la rendono il reparto di Terapia intensiva e rianimazione più grande e moderno attualmente presente in Sardegna.

Si tratta della Ti30, la terapia intensiva collocata al piano terra della prima stecca bianca di viale San Pietro a Sassari. I lavori di completamento delle sale principali e dei locali accessori si sono conclusi negli scorsi giorni. E domani è attesa la visita del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, al termine del convegno “Il sistema sanitario dopo la pandemia Covid: le prospettive del Pnrr” organizzato dall’Università di Sassari (ore 11) nell’aula magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

I LAVORI – Saranno necessari ancora una decina di giorni per la sua entrata in funzione: si attende, infatti, il completamento dell'iter di richiesta di accreditamento.

La precedente Ti30, che nella seconda fase della pandemia era stata realizzata a tempo di record nell’arco di un mese (il 7 dicembre 2020 erano iniziati i lavori per concludersi il 6 gennaio 2021), era inizialmente sorta in maniera provvisoria per dare un’immediata risposta alle necessità dettate dall'emergenza Covid. Era prevista già da allora una seconda fase di lavori, da realizzarsi non appena la pandemia avesse dato un po’ di tregua all'ospedale. Le opere erano necessarie per il suo completamento e per farla diventare una struttura all'avanguardia, conforme ai più alti standard di sicurezza e qualità previsti dalle vigenti normative sanitarie.

E così adesso, la struttura nella sua conformazione finale, “accreditabile” dal sistema sanitario regionale, è conclusa. Dispone di 23 posti letto ordinari, ai quali si possono aggiungere ulteriori 7 posti letto “di emergenza”, attivabili in caso di necessità.

IL PROGETTO – La conclusione di questi lavori si inserisce all’interno di un più ampio progetto di ammodernamento tecnologico dell'Azienda ospedaliero universitaria di Sassari. Molti altri lavori sono stati iniziati e conclusi nel corso degli ultimi due anni, caratterizzati dalla pandemia Covid-19, tra cui: il nuovo Day Hospital oncologico, l’accreditamento delle nuove sale operatorie del Santissima Annunziata, il riammodernamento del reparto di Urologia delle Cliniche di San Pietro, realizzazione e accreditamento delle nuove sale settorie.

Fra pochi giorni sarà attivato anche il nuovo reparto di Ortopedia e traumatologia, che, insieme all’avvio della chirurgia robotica ortopedica e polispecialistica (urologia, otorino, chirurgia generale, ginecologia, ecc) avvenuto a gennaio, potranno diventare un ulteriore punto di forza per una sanità migliore.

Parteciperanno domani alla visita il direttore generale Antonio Lorenzo Spano, il direttore sanitario Francesco Bandiera, il direttore amministrativo Rosa Bellu e il direttore della Rianimazione 1 professor Pierpaolo Terragni. Al sopralluogo parteciperà, inoltre, anche il rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti.

LA STRUTTURA IN CIFRE – La moderna terapia intensiva Ti30 a una superficie totale di circa 2450 mq, così suddivisi: circa 1500mq al piano terra e ulteriori spazi per depositi per altri 200mq circa al primo sottopiano. A questi si aggiunge il nuovo corpo scala a servizio dei tre piani della seconda stecca bianca (ulteriori 750mq).

Il costo complessivo di realizzazione, escluse le attrezzature biomedicali e gli arredi, è di circa 2.748.000 euro (1,5 ml di euro ammontare del primo finanziamento per la realizzazione della Ti30 nella prima fase; 1.248.000 importo dell’intervento della seconda fase), che sommati ai circa 1.350.000 euro (finanziati dall’Università degli Studi di Sassari) e spesi prima del fallimento del primo appaltatore, portano la spesa complessiva a circa 4.100.000 euro.

Gli interventi realizzati nei tre appalti hanno riguardato anche opere edili e impiantistiche accessorie, come l’ampliamento e completamento di vie di esodo, dei corpi scala, e delle parti delle centrali termoidrauliche a servizio della stessa Rianimazione.

AREA VERDE – L’Aou di Sassari ha realizzato anche una zona verde nella porzione di area interna delle stecche bianche, adiacente alla Ti30 e agli ambulatori. In questo modo è stata recuperata e valorizzata un’area prima trascurata e che potrà anche essere goduta da operatori e utenti, nell'ottica di una maggiore umanizzazione delle cure e di miglioramento degli ambienti per il personale.

(Unioneonline/v.l.)

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