Nessuno vi può accedere, nonostante il sito sia di interesse internazionale e parte della rete museale Thamus. L’area, non fruibile e trascurata da troppo tempo, situata a Li Punti, frazione di Sassari, ospita la Necropoli ipogeica di Montalè, situata a ridosso di alcune palazzine e costituita da sei ipogei, che presentano le stesse caratteristiche delle Domus de Janas, scavate in un bancone di roccia calcarea, (risalenti al 3500-2900 a.C.).

Un sito archeologico prenuragico scoperto per caso nei primi anni Ottanta, oggetto di indagini nel 1983 e nel 2001 e poi dimenticato. Un’area inaccessibile ma che conserva un importanza culturale notevole. Lo stato di abbandono in cui versa è stata oggetto di segnalazione ben 4 anni fa da parte del consigliere comune di Sassari, Marco Dettori, esponente di Futuro Comune.

«Un sito che, come tanti altri che la nostra città, a fatica, conserva, in altri Paesi del mondo, o in altre Regioni della Penisola, ci invidierebbero e saprebbero “giustamente” valorizzare. Invece qui ci permettiamo di lasciare tutto tristemente trascurato e dimenticato». Ogni tanto, sempre su segnalazione, si interviene per lo sfalcio dell’erba. Resta integro, però, il divieto di accesso ai cani. 

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