Con l’accensione dei fuochi di Sant’Antonio si apre il Carnevale in Sardegna.

La leggenda racconta che Sant’Antonio Abate andò sino all’inferno per rubare il fuoco al diavolo, con l’intento di scaldare il mondo.

In tanti centri della Sardegna nei giorni scorso sono state preparate la legna e le frasche per il grande falò, con il coinvolgimento di tutte le generazioni. Una festa della comunità, dunque, con il ballo attorno al fuoco che rappresenta anche un rito propiziatorio, per auspicare un buon raccolto aspettando il risveglio della natura.

È uno dei momenti più significativi delle tradizioni popolari della Sardegna, con la prima uscita delle maschere. Un momento in cui si ritrova tutta la comunità e che, negli ultimi anni, è diventato un importante veicolo di promozione turistica.

Ai fuochi di Sant’Antonio è stata dedicata la lunga diretta di Videolina in onda oggi per quattro ore dalle 16 con collegamenti esterni da Ottana (Marco Lai), Siniscola (Franco Ferrandu), Desulo (Gianfranco Locci) e Orosei (Graziano Canu).

In studio, con la condirettrice di Videolina Simona De Francisci, molti esperti di tradizioni popolari: il docente universitario Sebastiano Mannia, le antropologhe Joyce Mattu e Alessandra Guigoni. Con loro Paolo Piquereddu, ex direttore dell’Isre. previsto anche l’intervento di Tonio Pillonca, vice caporedattore de l’Unione Sarda, responsabile per Nuoro e l’Ogliastra. 

(Unioneonline)

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