05 novembre 2008 alle 21:56aggiornato il 05 novembre 2008 alle 21:56
Sant'Antioco, pescatore incriminato per estorsione
Alessandro Mocci si trovava già in carcere dopo un arresto compiuto nel luglio scorso dai carabinieri di Sant'Antioco: lo avevano fermato a un posto di blocco e una perquisizione aveva permesso di sequestrargli tre panetti di hascisc e un kit completo per confezionare e far esplodere una bombaI carabinieri del Nucleo operativo di Carbonia hanno eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti di un pescatore di Sant'Antioco, Alessandro Mocci, incriminato per estorsione. Il pescatore si trovava già in carcere dopo un arresto compiuto nel luglio scorso dai carabinieri di Sant'Antioco: lo avevano fermato a un posto di blocco e una perquisizione aveva permesso di sequestrargli tre panetti di hascisc e un kit completo per confezionare e far esplodere una bomba. Le manette erano scattate quindi per detenzione di sostanze stupefacenti e esplosivo ma i carabinieri avevano continuato a indagare sul pescatore convinti che fosse implicato in un giro di estorsioni segnalato da tempo in paese. Fino ad allora nessuna delle presunte vittime del pizzo aveva mai denunciato nulla, ma dopo l'arresto di Mocci l'indagine ha preso una direzione ben precisa. Recentemente sono stati raccolti diversi elementi che hanno permesso di collegare direttamente il pescatore a due casi di estorsione, così è scattato l'ordine di custodia cautelare.
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