«Dopo oltre 20 anni di attesa raggiungiamo un risultato storico sulla perequazione degli stipendi di medici, personale tecnico-amministrativo e infermieri operanti nelle diverse ASL della Sardegna».

Così la governatrice della Sardegna Alessandra Todde, in un post su Facebook, per annunciare il via libera della sua giunta alla delibera che – spiega  – «individua i criteri per la ripartizione dei fondi al fine di ridurre il divario retributivo» nelle professioni della Sanità.

«Si tratta – spiega Todde - di 25 milioni di euro complessivi. In aggiunta ai 10 milioni di euro già stanziati, il fondo è stato incrementato di 15 milioni a partire dal 2024. Le proposte di individuazione dei criteri e delle modalità di calcolo per la distribuzione delle risorse sono state condivise in una serie di riunioni con le organizzazioni sindacali. Con questa delibera –prosegue la presidente della Regione – saniamo un’ingiustizia e ridiamo dignità a tante lavoratrici e tanti lavoratori».

«Proroghiamo – aggiunge ancora Todde a proposito delle decisioni prese nell’ultima riunione di giunta riguardanti la sanità – per il tempo necessario ad espletare nuove procedure di assegnazione delle sedi di assistenza primaria e continuità assistenziale nel corso del 2025 e le misure relative all’impiego provvisorio dei medici in pensione nei territori in cui non è garantita ai cittadini l’assistenza di base e la continuità assistenziale per carenza di medici».

Tra le altre delibere adottate, quella per costituire la Rete regionale antiviolenza in Sardegna, la Commissione regionale per l'ictus in Sardegna e quella per il via libera al nuovo quadro di interventi - oltre 88 milioni di euro - nell’ambito del Fondo di Sviluppo Regionale «per il completamento e l’ammodernamento della rete socio-sanitaria territoriale ed il rinnovo delle strumentazioni ospedaliere».

(Unioneonline)

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