Il ritardo c’è. Di mesi. Sul Salva casa, un fronte di scontro è aperto anche in Consiglio regionale, con un ordine del giorno presentato dalle opposizioni e convertito dalla maggioranza nella promessa di fare in fretta. Perché la Sardegna non ha ancora recepito il decreto Salvini, opera prima del ministro leghista in materia di edilizia che contiene una serie di prescrizioni che possono agevolare il disbrigo delle pratiche: dalle soglie di tolleranza sulle cubature in eccesso all’abitabilità di monolocali e sottotetti. Il Parlamento l’ha convertito in legge il 28 luglio, nell’Isola invece il confronto è appena cominciato. 

E se sulla legge nazionale cresce il pressing sulla Regione, sono tante le famiglie sarde che, per non rinunciare al sogno di un tetto sotto cui vivere hanno scelto di allungare il piano di rateizzazioni dei mutui per diminuire il più possibile la rata da versare ogni mese. Perché la voglia di casa è tanta ma il portafogli piange. Così, con i prezzi che salgono, in tanti hanno deciso di allungare i finanziamenti, con uno “stretching” che ha toccato la media dei 27,1 anni.

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