Il nome per il centrodestra c’è, ed è quello di Paolo Truzzu, attuale sindaco di Cagliari. Che ancora, però, non mette tutti d’accordo. Dall’altra parte i nomi sono due: quello di Renato Soru, quello di Alessandra Todde, che sembra non voler rinunciare a un insperato accordo. Sono punti di vista opposti, quelli che emergono dalle dichiarazioni degli intervistati a “L’Attimo Fuggente”, su Giornale Radio.

«Recuperare Massimo Zedda? Ci sono molti punti di contatto», spiega Todde a proposito del “ritorno” dei Progressisti nella coalizione. «Bisogna smettere di guardare le diversità e iniziare a discutere Ci sono possibilità concrete che si possa arrivare a un’alleanza. Ma bisogna provare con tutti, anche con Soru. Lo faremo fino all’ultimo minuto utile». Non è troppo tardi per ricucire, insomma. Anche perché la situazione del centrodestra non è ancora definita del tutto: «Può candidare chiunque» commenta la pentastellata. «Truzzu, Solinas, Biancaneve e i sette nani, ma non mi interessa. Che si scannino pure e si spacchino a piacere, i cittadini sanno che tipo di Sardegna hanno lasciato: tutti si sono resi conti che è il momento di cambiare».

E il cambio, nel frattempo, è arrivato nella scelta del candidato. Da Solinas, governatore uscente, al primo cittadino del capoluogo. Almeno per ora: «FdI ha avanzato candidatura di Truzzu», spiega il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, «ma è necessario fare sintesi tra i due nomi. Noi restiamo dell’idea che la continuità sia scelta di buonsenso: Solinas è stato il miglior interprete dell’unità della coalizione, non è logico cambiare senza motivo». Nemmeno se la decisione arrivasse da Roma. Ma su questo punto, Pais sembra fiducioso: «Abbiamo rimandato al tavolo nazionale una sintesi delle istanze che arrivano dalla Sardegna. Sono certo che a Roma faranno la miglior sintesi, che è quella di Solinas».

Quella del governatore uscente, inoltre, sarebbe la soluzione prediletta dall’Isola. Come sostiene il deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci: «I partiti nazionali tengano conto della sensibilità locale. Sarebbe grave se questa sensibilità, che si è espressa in modo forte, venisse violentata». Ciò non toglie, però, che il partito appoggerebbe qualsiasi scelta: «È legittimo che Fratelli d’Italia avanzi una richiesta di candidatura, ma c’è anche la regola della continuità: Meloni, Salvini e Tajani faranno una sintesi per salvaguardare l’unità, non correremo divisi. Noi siamo con la coalizione sia con Truzzu che con Solinas». 

(Unioneonline/L.Ne.)

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