Sono oltre 350 gli studenti della provincia di Cagliari e i docenti accolti nell’aula magna “Boscolo” della Cittadella Universitaria di Monserrato per l’Unistem Day 2025, una giornata dedicata al mondo delle cellule staminali e al ruolo della ricerca scientifica nella società.

Un evento globale, che ha coinvolto contemporaneamente 97 università e istituti di ricerca in 12 paesi, con la partecipazione di oltre 30 mila studenti.

Quest’anno, l’iniziativa – curata dalle professoresse Micaela Morelli e Valeria Sogos, nel solco dell’ideatrice Elena Cattaneo, scienziata di fama mondiale e senatrice a vita – ha avuto come filo conduttore “L’infinito viaggio della ricerca scientifica”. Un tema che richiama la continua esplorazione della conoscenza e il valore della libertà di studio e pensiero, principi ribaditi con forza durante l’incontro.

«La scienza, la ricerca, la libertà e il sapere sono la vostra forza e quella dei paesi democratici», ha sottolineato la professoressa Micaela Morelli, mentre il rettore Francesco Mola ha esortato gli studenti a «portare a casa non solo nuove nozioni, ma il piacere di aver condiviso un momento di apprendimento che sarà la base del loro futuro».

Il programma della giornata ha visto gli interventi di esperti e docenti dell’Università di Cagliari, che hanno affrontato diversi temi legati alla ricerca biomedica. Tra i relatori, Valeria Sogos ha approfondito il funzionamento delle cellule staminali, mentre il genetista Carlo Carcassi ha illustrato le potenzialità della medicina rigenerativa. Sabrina Giglio, direttrice del Cesar, ha sollevato interrogativi etici sulla possibilità di correggere il Dna già nelle prime fasi della vita, e il professor Ernesto D’Aloja ha introdotto il concetto di autopsia molecolare.

La giornata è stata dedicata a Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano brutalmente ucciso in Egitto nel 2016. Un tributo alla libertà di studio e alla ricerca della verità, valori fondamentali su cui si fonda Unistem.

A rendere l’incontro ancora più intenso il videomessaggio del campione olimpico di canottaggio Stefano Oppo, impegnato in una gara ad Amsterdam, che ha incitato i ragazzi a non arrendersi mai: «Siate forti anche nei momenti più duri. Sport e conoscenza vi aiuteranno a costruire una quotidianità sana ed equilibrata».

E poi il racconto del nuotatore Corrado Sorrentino, che ha condiviso con il pubblico la straziante storia della figlia Amelia, scomparsa a soli sette anni per una malattia incurabile. La sua famiglia ha donato le cornee della bambina, restituendo la vista a due ragazze: «Mi piace pensare che Amelia viva ancora attraverso loro. Il mio giro a nuoto della Sardegna è stato un atto di solidarietà che mi dà la forza di andare avanti». 

Sono stati coinvolti numerosi istituti superiori del territorio, tra cui il liceo Pacinotti, il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, il liceo Alberti, il liceo Michelangelo e l’Istituto De Sanctis-Deledda.

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