Sinnai, lavori sulla facciata della chiesa di Santa Barbara: torna alla luce un antico rosone
È stato tenuto nascosto prima da interventi di risanamento, poi dal marmo che ora è stato rimosso: «Ora serve l’aiuto di tutti»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I lavori in corso da un mese per la sistemazione della facciata e del campanile della chiesa parrocchiale di Santa Barbara a Sinnai stanno riportando alla luce un rosone che appare già di straordinaria bellezza.
È stato tenuto nascosto prima da interventi di risanamento della chiesa, poi anche dal marmo che sino a un mese fa rivestiva la stessa facciata e che ora è stato rimosso. Il rosone si intravvede appena: c'è stato già l'intervento della Sovrintendenza che segue da vicino il proseguo dei lavori che prevedono una spesa di 205mila euro finanziati in parte dalla Curia.
La parrocchia dovrà pagare una parte di questi lavori. Il ritrovamento del rosone rimasto nascosto chissà per quanto tempo, sta suscitando non poca curiosità e interesse anche se al momento si intravede una minima parte della struttura a cerchio. «Si parla di un rosone di grande interesse – dice il parroco, padre Gabriele Biccai - tutti ovviamente vogliamo che sia interamente riportato alla luce del sole e quindi valorizzato. Sicuramente un gioiello architettonico che speriamo possa essere ammirato presto da tutti non appena i lavori sulla facciata saranno ultimati».
«Le fonti - si legge in una nota del Museo di Sinnai - non precisano l’anno esatto in cui la chiesa è stata ultimata, ma riferiscono una data, l’8 settembre 1586, in cui sicuramente la struttura dell’edificio era già stata ultimata e che possiamo considerare “l’ante quem” di riferimento». «L’impianto originario della chiesa, in stile tardogotico catalano-aragonese, risultava assai differente rispetto a quello che possiamo vedere oggi, soprattutto a causa di una serie di interventi di ricostruzione e ampliamento che si sono protratti dal XVII al XX secolo fuori e dentro la chiesa».
«I lavori, già in programma da tempo - dice padre Gabriele - sono seguiti dai tecnici della Curia di Cagliari, con il contributo della CEI (8x1000 della Chiesa Cattolica). La spesa supera i 200.000 euro. La nostra comunità dovrà partecipare alla spesa per 90.000 euro. Una cifra considerevole che potremo affrontare solo con l’aiuto di tutti. Abbiamo bisogno davvero dell’aiuto di tutti per continuare a custodire e conservare la bellezza della nostra Chiesa».