Venticinque anni di carcere. E’ la condanna inflitta ad Aldo Soro, 61 anni, accusato di aver ucciso, nel giugno 2019, l’amico e compaesano Antonio Piras, 35enne di Sestu.

Il pm Gaetano Porcu aveva chiesto l’ergastolo, ma la Corte d'Assise di Cagliari, presieduta dal giudice Giovanni Massidda, ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche. 

Per l’accusa, l’omicidio sarebbe stato legato a un litigio dovuto dall'abuso di alcol: sia Piras che Soro avevano infatti passato la sera al bar a bere, decidendo poi di proseguire la serata in campagna.

Qui sarebbe scoppiato un litigio e il 61enne avrebbe colpito l’amico con un colpo di fucile, in maniera fatale.  

L’avvocato difensore di Soro – Stefano Piras – aveva sostenuto la tesi della non volontarietà di uccidere del suo assistito, ritenendo che la fucilata sia partita accidentalmente mentre i due, dopo aver alzato il gomito, erano impegnati in una sfida a tiro a segno con un fucile a canne mozze di proprietà di Soro. Arma che non è mai stata ritrovata.

(Unioneonline/l.f.)

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