Sempre più anziani e non autosufficienti curati a casa nel Cagliaritano
I dati dell’assistenza domiciliare della Asl: 1019 nuovi pazienti nel 2023 su 697 del 2022, crescita del 46%Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Con il progetto "Menzus in domo" ("meglio a casa") sono sempre di più gli anziani e i fragili che vengono assistiti a casa attraverso l'Adi, l'assistenza domiciliare integrata, nel distretto Area vasta di Cagliari. Si tratta di percorsi assistenziali destinati alle persone anziane o non autosufficienti e in condizioni di fragilità, con patologie in atto, assistiti a casa con un team multidisciplinare di professionisti (medici, infermieri, fisioterapisti) in grado di rispondere alle diverse esigenze di salute.
Attualmente sono già oltre 2000 le persone seguite nelle proprie dimore, 1019 nuove attivazioni nel 2023 rispetto alle 697 del 2022, con un incremento del 46%. La maggior parte di queste sono persone anziane ultra ottantenni, ma non mancano anche giovani e anche bambini seguiti in area critica, con l'ausilio di medici rianimatori e infermieri esperti. Le cure mirano a stabilizzare il quadro clinico, a limitare il declino funzionale e a migliorare la qualità della vita della persona nel proprio ambiente familiare evitando, per quanto possibile, il ricorso al ricovero ospedaliero o in una struttura residenziale.
«È meglio essere curati a casa, nella propria dimora, con tanti punti di riferimento noti intorno e circondati dall'affetto della famiglia, soprattutto quando si è anziani o fragili e quindi più vulnerabili», spiega Gianni Salis, direttore del Distretto Socio Sanitario Area Vasta, «Grazie alla collaborazione del medico di medicina generale, vero fulcro del progetto, siamo riusciti ad incrementare nei primi 8 mesi di quest'anno del 46% il numero di attivazioni di pazienti in Adi rispetto allo scorso anno».
«La Asl di Cagliari ha potenziato il servizio di cure domiciliari del Distretto di Cagliari Area Vasta con l'inserimento di medici, infermieri e assistente sociale», spiega Marcello Tidore, manager della Azienda, «questo ha comportato l'azzeramento delle liste d'attesa e, grazie anche alla grande collaborazione dei medici di medicina generale, un notevole incremento delle attivazioni delle cure e di conseguenza del numero di pazienti assistiti con appropriatezza nel proprio domicilio».