Le strade e il centro storico di Selegas accolgono da questa mattina la folla di visitatori e turisti attratti dagli stand enogastronomici e artigianali promossi in occasione di Saboris Antigus. 

La rassegna che mette in mostra la cultura, l'artigianato e l'enogastronomia dei paesi del Sarcidano e della Trexenta oggi, domenica 13 novembre, fa tappa a Selegas, il centro tra due valli alle falde del monte Nuritzi. Porte aperte nelle "Domus" e nelle chiese, le strade e le piazze del centro ospitano gli stand del gusto e delle tradizioni. 

Il circuito, guidato dalla Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, ha preso avvio domenica scorsa con la tappa ospitata a Gergei: è stato un grande successo. Dal Sarcidano alla Trexenta: successo confermato anche oggi. C'è la fila per visitare le case padronali, come Casa Puddu, Casa Erriu, Sa Domu de sa Contissa, Sa Ziminera, Ex Cinema, e ci sarà la possibilità di visitare i luoghi di culto: la chiesa di Sant'Anna, San Gioacchino e il museo d’Arte Sacra. Da vedere anche i tanti murales che abbelliscono il paese, tra i quali quelli realizzati dall’artista locale Luigi Pu (scomparso nel 2015) e le sue opere conservate nella casa laboratorio nella frazione Seuni.

Il nome del paese, Selegas, è legato alle abbondanti coltivazioni di segale, il "pane nero" della plebe di Roma - o da segetes, "cereali", quindi "terra di Cerere" protettrice dei campi e delle messi. La struttura del paese è tipicamente rurale: le case sono basse e le facciate sono impreziosite da murales che raccontano la vita quotidiana e l'organizzazione sociale del luogo.

Al centro del paese troneggia la chiesa parrocchiale di Sant'Anna, in stile gotico-pisano del XII-XIII secolo. Il campanile ha quattro campane e sulla più antica (1608) si trova l'incisione Seligas. A Selegas inoltre è stata ritrovata la statua in marmo bianco nota come la dea madre da Turriga. La giornata si concluderà con il concerto di Maria Luisa Congiu e lo spettacolo pirotecnico.

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