La strada maledetta ha mietuto la sua ennesima vittima.

Questa mattina erano da poco trascorse le 8 quando Fabrizio Zara, 35enne di Arbus, ha perso il controllo della sua Renault Clio ed è andato schiantarsi nei ruderi delle canalette del Consorzio di Bonifica.

Il giovane, in viaggio per lavoro, percorreva la Statale 196 in direzione Villasor e all’altezza del km 14 ha bruscamente virato verso sinistra, forse per un malore o una distrazione, invadendo prima la corsia opposta per poi schiantarsi su alcuni manufatti in cemento, ribaltandosi più volte.

I soccorsi, giunti prontamente sul posto, hanno estratto il ragazzo dalle lamiere accartocciate, ma ogni tentativo di salvargli la vita è stato inutile. Il giovane, che viaggiava da solo, è deceduto sul colpo.

Sulla dinamica indagano i carabinieri della compagnia di Sanluri ma al momento non sembrerebbero coinvolti altri veicoli.

Pesanti i rallentamenti del traffico che a quell’ora è particolarmente intenso. Sul posto anche gli uomini dell’Anas coadiuvati dalle forse dell’ordine.

Una strada disseminata di croci dove i primi cittadini chiedono ormai da troppo tempo un intervento risolutivo per mettere in sicurezza “la strada della morte”.

Anche il vicino incrocio di S’acqua Cotta, teatro di numerosi incidenti mortali, attende da anni un intervento di messa in sicurezza. Ma al momento gli unici annunci sono di propaganda politica.

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