Uno è sbarcato dall’aeroporto di Elmas dichiarando di aver con sé meno di 10mila euro in contanti, dunque nel rispetto dei limiti di legge. L’altro, invece, sempre nello scalo cagliaritano, ne ha dichiarati “solo” tremila. Ma i Funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Cagliari e i militari della Guardia di Finanza hanno deciso di contare il denaro, scoprendo che entrambi trasportavano oltre 18mila euro, per un totale di quasi 40mila euro che stavano per essere trasportati in aereo in barba alle norme valutarie, che fissano il limite a 9.999 euro.

Entrambi i viaggiatori sono quindi stati sanzionati, per una somma compresa tra il 5 e il 15% dell’importo eccedente il limite.

“Nella prima operazione – spiega una nota dell’Agenzia Dogane -, le attività di controllo sono state supportate dall’unità cinofila della Guardia di Finanza che ha consentito di individuare un cittadino italiano che, di rientro dalla Spagna, ha dichiarato di portare con sé 9.900 euro quale provento delle frequentazioni dei casinò iberici mentre, da un più accurato controllo, sono emersi 18.000 euro, metà dei quali non dichiarati”.

“Nella seconda operazione – prosegue l’Agenzia - nel mirino dei Funzionari Doganali e della Guardia di Finanza è finito un ristoratore italiano residente in Svizzera che ha dichiarato di portare con sé circa 3.000 euro ‘dimenticando’ di essere in possesso di ulteriori 18.260 euro, rinvenuti nel corso delle attività di controllo sul bagaglio a mano”.

(Unioneonline/l.f.)

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