Sarrabus, primo maggio con le strade deserte. Nuovo appello dei sindaci
I primi cittadini della zona chiedono di avere indicazioni necessarie "per affrontare il futuro"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un primo maggio surreale nel silenzio più assoluto nelle strade del Sarrabus che portano al mare. La gente ancora una volta è rimasta a casa attenendosi alle disposizione del decreto governativo in tempo di coronavirus.
Non sono mancati i blocchi stradali dei carabinieri ma di macchine se ne sono viste davvero pochine. Il silenzio assordate: in altri tempi, il prmo maggio è stato caratterizzato da un grande esodo verso il mare. La speranza è che presto si torni in qualche modo alla normalità.
Lo sperano gli imprenditori turistici che attendono soprattutto di conoscere il protocollo del Governo per preparare l'inizio della stagione. Lo spera l'Unione dei Comuni del Sarrabus che attraverso il presidente Marco Siddi, sindaco di San Vito, e dei sindaci di Muravera - Marco Falchi -, di Villasimius - Luca Dessì -, di Castiadas - Eugenio Murgioni - e di Villaputzu - Sandro Porcu - hanno chiesto alla Regione interventi migliorativi dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla cosiddetta Fase 2, le indicazioni necessarie per affrontare l'immediato futuro, ricordando che "il nostro è un territorio a vocazione prettamente turistica che nel periodo estivo vanta un altissimo numero di presenze (circa due milioni certificate dall'Istat) con conseguente impiego di forza lavoro di migliaia di persone. C'è la necessità di indicazioni per guidare le strutture ricettive del nostro territorio - si legge ancora nella missiva - Servono precisi protocolli sanitari che regolamentino sia l'assunzione del personale che a vario titolo lavorerà nelle strutture stesse, sia per la conduzione dell'attività turistica nella sua completezza.