Della nuova strada Burcei-Sinnai-Maracalagonis si parla ormai da vent’anni. L’obiettivo è quello di togliere il paese montano dal suo isolamento, avvicinandolo alla Città metropolitana. Dopo sopralluoghi e un lunghissimo iter burocratico, nel 2018 i Consigli comunali dei tre Comuni, con voti unanimi, avevano approvato la «proposta del progetto di fattibilità tecnica ed economica dei lavori». Per mercoledì era prevista la conferenza di servizio sulla strada, provvisoriamente sospesa dopo la richiesta del Ministero dei beni archeologici di una integrazione documentale sul tracciato studiato. Sul posto sta già operando una archeologa che dovrebbe presto completare la sua relazione da inviare a Roma.

Il dibattito - Della strada si è parlato per diverse ore anche in Consiglio comunale a Maracalagonis con interventi degli assessori Fogli, Antonio Melis, Saddi, Mulleri e del sindaco Fadda e dei consiglieri Elio e Sebastiano Ghironi, Gregorio Contini, Perra e Mudu. E anche a Sinnai con una interpellanza presentata dal consigliere Aldo Lobina che ha sollecitato una soluzione meno costosa, «visto che si ipotizza la riduzione del tragitto rispetto a quello attuale di solo sei chilometri». Il consigliere Roberto Loi ha ricordato il sì alla strada già espresso quattro anni fa dall’intero Consiglio.

In un comunicato, Francesca Fadda dice: «Abbiamo individuato una soluzione alternativa al progetto. Per questo si chiede una sospensiva alla Città Metropolitana della conferenza di servizio per tutte le valutazioni premesse e un tavolo di incontro e di concertazione per la definizione di un percorso che sia condiviso, non danneggi il nostro territorio agricolo, imprenditoriale e archeologico e non isoli i villaggi sulla 125. Anche perché ci sono state ulteriori modifiche al tracciato proposto di cui il Comune non ne era informato». Fadda è pronta al dialogo: «Siamo disponibili come sempre in tempi celeri anche per non perdere i finanziamenti». Il consigliere comunale di minoranza di Maracalagonis Gianluca Mudu ha contestato soprattutto il fatto che il tema, «annunciato dalla Città metropolitana a inizio aprile, sia stato portato in Consiglio solo due giorni prima della data prevista per la conferenza di servizio: non mi risultano stravolgimenti al progetto approvato con voti unanimi quattro anni fa».

Il “sì” – Il sindaco di Sinnai Tarcisio Anedda sposa per intero il progetto. «Condividiamo le sue finalità perché toglie Burcei dal suo isolamento, accorciando le distanze con la Città metropolitana e creando una viabilità alternativa in caso di emergenza. Condivido le scelte progettuali assunte nel rispetto dell’ambiente, perché si limita a seguire il tracciato storico de ‘Sa ia dei bruceresus’ tra Sinnai e Burcei e perché conserva integralmente le emergenze archeologiche del territorio e le ricchezze naturalistiche. Se Maracalagonis dice ‘no’ a questo tracciato, il Comune di Sinnai – aggiunge Anedda – si rende disponibile a ospitarlo interamente nel nostro territorio perché non può che garantire vantaggi visto che avvicina i terreni comunali, ex cussorgiali, al paese, con nuove prospettive di sviluppo. Aggiungo che la Città metropolitana ha dato anche la sua disponibilità a realizzare una bretella sulla vecchia Orientale a tutela delle attività turistiche presenti».

Burcei – «La nuova strada – dice il sindaco di Burcei Simone Monni - rappresenterebbe una svolta epocale per il territorio. Un’opera che aprirebbe nuovi scenari socio-economici per i tre Comuni coinvolti e per una parte della Città Metropolitana e del Sud Sardegna. Come è stata progettata, la nuova strada garantirà più sicurezza, rispetterà tutti i parametri ambientali e culturali. Sarà anche in grado di indirizzare il flusso turistico verso l’entroterra, decongestionando il territorio costiero e dando modo di valorizzare il territorio ai fini ambientali e turistici. Darà anche modo di sfruttare maggiormente la vecchia 125 e i suoi magnifici villaggi ai fini turistici e ambientali, creando un importante impatto economico».

Raffaele Serreli

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