Quartu, svolta acqua potabile per Flumini: allacci nelle case dopo decenni di attesa
Una novità per un migliaio di famiglie a S’Ecca S’Arrideli, con 150 metri di nuove tubazioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo decenni di attesa arriva l’acqua potabile nelle case di S’Ecca S’Arrideli. Una novità per un migliaio di famiglie circa che ora potranno procedere con gli allacci alla rete completata di recente: 150 metri di nuove tubazioni collegate al serbatoio di Serra Perdosa.
Adesso c’è l’ok definitivo, con il nulla osta che dà il via agli allacci per i residenti da anni senz’acqua in casa: un risultato ottenuto grazie alla collaborazione tra Comune di Quartu e Abbanoa, con il contributo fattivo del gruppo di cittadini assistiti dall'avvocato Marino Sarritzu. «Intanto prosegue l’iter volto a completare il progetto generale e risolvere definitivamente i problemi del comparto di Flumini», spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici Antonio Conti. «Il programma prevede la realizzazione di un nuovo serbatoio, funzionale al completamento del sistema idrico extraurbano di Quartu, affinché tutte le aree possano rientrare nel dominio sotteso dallo stesso serbatoio, e si possano così definire tutte quelle situazioni che per mere questioni di quota resterebbero altrimenti tagliate fuori».
Su questo esiste già un’intesa di massima tra Comune, Abbanoa ed Egas, per cui si procederà prioritariamente all’incarico per la realizzazione del progetto esecutivo relativo al serbatoio, e successivamente si andrà avanti con le interlocuzioni con l’assessorato ai Lavori pubblici della Regione per trovare le risorse necessarie, già quantificate dalle parti in causa in circa 6 milioni di euro. «La collaborazione tra Comune, Abbanoa ed Ente di Governo d’Ambito», commenta il presidente del Cda di Abbanoa, Giuseppe Sardu, «ha consentito di superare gli ostacoli che da anni impedivano l’attivazione di questa rete idrica. Ora possiamo procedere ad autorizzare le richieste d’allaccio in regola». Requisito essenziale richiesto è infatti avere la concessione edilizia che certifica la regolarità dell’abitazione. «I nostri uffici procederanno anche a lavorare le richieste già pervenute nelle scorse settimane: in questi casi non sarà necessario presentarne una nuova», conclude il presidente Sardu.