È stata approvata oggi in Consiglio comunale a Quartu la proposta di variante sostanziale al PUC che prevede la conversione di una porzione di area da zona S a zona C finalizzata alla riqualificazione delle ex Fornaci Picci.

«Il complesso delle ex Fornaci - ha spiegato durante la sua relazione introduttiva l’assessore all’Urbanistica Aldo Vanini - è oggetto di un intervento finanziato con fondi PNRR e PINQUA, ovvero i Piani Nazionali per la Qualità dell’Abitare, che contemplano come si intuisce dal titolo una tipologia urbanistica integrata con elementi di residenzialità agevolata. La delibera - ha proseguito l’Assessore - serve ad introdurre nella normativa del PUC di Quartu quelle funzioni che sono contenute nel programma PNRR-PINQUA e che sono complementari al recupero delle ex Fornaci oggi in stato di abbandono».

«Essersi aggiudicati in un bando nazionale le risorse per la riconversione offre l’occasione di trasformare una zona che nel PUC cittadino era genericamente indicata a “Servizi” per portarla ad un ruolo che sia ancora di servizio ma non solo: ovvero si va verso quello che anche la normativa nazionale considera ormai uno standard urbanistico consolidato ovvero l’Edilizia Sociale o Social Housing, che consente a cittadini che non hanno i requisiti per accedere edilizia popolare ma nemmeno risorse per un mutuo di trovare la soluzione giusta per i loro bisogni».

Si è calibrata dunque la proposta di variante per poter ritenere soprattutto la parte della residenzialità congrua con il piano, ha spiegato ancora l’assessore, che si è voluto ulteriormente soffermare anche sulla logica del mix di funzioni: «Siamo ancora abituati a pensare a Standard urbanistici che spesso non vengono messi in funzione a causa di mancanza di risorse o di funzionalità richiesta. Qui la logica è multifunzionale, per un utilizzo ottimale degli spazi e delle risorse: ci sarà una parte di residenzialità, una parte destinata al co-working, alle start-up giovanili, alle aree espositive, ai luoghi di ritrovo pubblici. Il tutto collegato da una nuova viabilità e con parcheggi e zone di scambio per la massima accessibilità al nuovo compendio urbano».

Durante la discussione in Consiglio è intervenuto anche il Presidente della Commissione Urbanistica, Stefano Busonera, rivendicando il valore della scelta del Social Housing operata sul piano sociale.

Infine è intervenuto il sindaco, Graziano Milia, ricordando che «va bene fare delle ex Fornaci un polo di attrazione per tutta l’Area Metropolitana, ma il punto è come farlo. Alla fine degli anni 90 si pose lo stesso dilemma quando partì la programmazione decentrata. Allora ci fermammo, perché anche in quel caso la sostenibilità del progetto richiedeva l’introduzione di una quota di residenziale o di commerciale. Fu un errore. Non dimentichiamoci che prima ancora del PNRR c’è il bando Pinqua, che richiede come prerequisito la soddisfazione di quei parametri e non di altri. Siamo di fronte ad una grande opportunità che va vissuta non come una diminutio ma come una risorsa. Sullo sviluppo della parte pubblica – ha poi precisato Milia rivolto all’Aula – intendo avviare una discussione collegiale che dovrà svolgersi a breve, entro questa legislatura. Teniamoci tutti pronti e iniziamo a pensare cosa fare e con quali interlocutori: c’è l’Università, c’è il distretto aerospaziale, c’è il CRS4, e poi ancora tanti altri interlocutori qualificati con cui ragionare del futuro delle Fornaci Picci».

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